Il Consiglio d’Europa
In questi giorni si è parlato degli importanti avvenimenti del Consiglio d’Europa. Non è ben chiaro però cosa sia questa istituzione, che non va confusa con il Consiglio dell’Unione Europea e con il Consiglio Europeo.
Innanzitutto, bisogna chiarire che il CdE non è un’istituzione dell’Unione Europea. È nato molto prima, con il Trattato di Londra del 1949. Ha anche inventato la bandiera europea (poi adottata dall’UE) nel 1955. Nonostante tutti i Paesi UE siano anche membri del CdE, il Consiglio d’Europa è un’organizzazione molto più vasta: comprende 47 membri, tra cui tutti i Paesi europei tranne la Bielorussia (per violazioni dei diritti umani, tra cui l’utilizzo della pena di morte) e Città del Vaticano (in quanto teocrazia). Vi hanno accesso anche Paesi geograficamente asiatici che sono però culturalmente europei, come la Georgia, l’Azerbaijan e l’Armenia.
Che cosa fa il CdE?
Diversamente dall’Unione Europea, il CdE non può emanare leggi vincolanti. Agisce soprattutto tramite convenzioni che gli Stati Membri si impegnano a rispettare. La più importante è sicuramente la Convenzione Europea sui Diritti dell’Uomo (CEDU, nota anche come ECHR dall’acronimo inglese).
Per far rispettare la CEDU, i Paesi del CdE hanno dato vita anche alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo (CEDU o ECfHR), che ha sede a Strasburgo (Francia). La Corte agisce come una sorta di Corte Suprema per i Paesi membri: chiunque può citare in giudizio un Paese, se ritiene che i suoi diritti fondamentali siano stati violati.
Il Paese che ha effettuato più violazioni nel corso della storia della CEDU (1958-2018) è la Turchia (3532 infrazioni), seguita dalla Russia (2501). Il primo Paese dell’Unione Europea è invece l’Italia (2396). Insieme, questi tre Paesi hanno commesso più di un terzo delle violazioni totali.
Come opera il Consiglio d’Europa?
Il Consiglio d’Europa ha due corpi statutari principali: il Comitato dei Ministri (CM) e l’Assemblea Parlamentare (PACE).
Il Comitato dei Ministri è composto dai ministri degli esteri dei Paesi Membri, dai loro sottosegretari e dai rappresentati permanenti (solitamente scelti dai Paesi tra gli ambasciatori più esperti).
L’Assemblea Parlamentare è invece l’organo di cui si è sentito parlare più recentemente. È infatti la PACE ad aver riabilitato la Russia e ad aver eletto il Segretario Generale del CdE, Marija Pejčinović Burić.
Pur non avendo il potere di approvare leggi vincolanti, la PACE può esercitare una forte pressione sui governi di cui è composta. Può inoltre suggerire o approvare sanzioni di vario tipo, come la sospensione dei diritti di voto alla Russia.
Composizione della PACE
L’Assemblea è composta da delegati selezionati dai Parlamenti dei Paesi Membri ed (eventualmente) dai loro sostituti, per un totale di 324 membri e altrettanti sostituti, divisi nei seguenti gruppi politici:
Come sicuramente molti avranno già notato, i gruppi ricordano molto quelli del Parlamento Europeo: infatti molti dei membri sono gli stessi, e le organizzazioni collaborano strettamente.
La delegazione del Parlamento Italiano è composta da 7 eletti del M5S (di cui uno che è ora iscritto al Gruppo Misto), 4 della Lega, 3 di Forza Italia, 3 del PD e 1 di Fratelli d’Italia.