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Welfare aziendale e occupazione femminile ai tempi del Covid-19

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Una proposta per aumentare il supporto associativo alle Piccole e medie imprese e i servizi di welfare interaziendale per la conciliazione vita-lavoro

Sommario

Questo documento avanza una proposta di policy nell’ambito del welfare interaziendale e dell’occupazione femminile, al fine di incoraggiare entrambi e rafforzarli vicendevolmente nello scenario post-Coronavirus. Questo risulta rilevante dal momento che l’emergenza sanitaria ed il successivo lockdown hanno esacerbato due fragilità del nostro sistema Paese. Da un lato, è diventato ancora più evidente quanto la disuguaglianza di genere sia un fenomeno tuttora radicato in Italia, nella vita privata quanto in quella professionale. Le donne, soprattutto le lavoratrici, faticano a conciliare i due ambiti a causa della mancanza di misure di sostegno alla famiglia come gli asili nido o i doposcuola. Dall’altro, il welfare aziendale, che potrebbe fungere da soluzione a questa problematica, non è sviluppato appieno dalle aziende sul territorio. Aziende che, avendo subito un contraccolpo economico notevole a causa del lockdown, hanno bisogno anch’esse di supporti concreti.

Innanzitutto, il documento affronta nel dettaglio le suddette problematiche nell’ambito dell’occupazione femminile e del welfare aziendale. In seguito, sono valutate le soluzioni di welfare interaziendale ad oggi disponibili, presenti nel territorio italiano sotto forma di network di imprese organizzati da società di servizi, aggregazioni promosse dall’associazione datoriale e reti di welfare. Infine, viene avanzata una proposta di policy. Questa si sviluppa simultaneamente su due piani per (1) allargare le reti di welfare interaziendale esistenti e incentivarne la creazione di nuove e (2) incoraggiare queste reti a sviluppare ulteriori servizi di welfare per la conciliazione vita e lavoro, che risulta il settore del welfare aziendale più correlato all’occupazione delle donne.

Tra le misure proposte, sono incentivati l’utilizzo e la combinazione di servizi di welfare, soprattutto quelli riguardanti le famiglie, tramite regolamento aziendale e flexible benefits, nonché un premio annuale apposito per l’impresa italiana che si sarà distinta in questo ambito. Sono poi incoraggiate una maggior conoscenza ed un più facile accesso a tutti gli strumenti normativi disponibili alle aziende sul territorio italiano nell’ambito delle reti di welfare tramite una piattaforma online ed una campagna di informazione ad hoc come strumenti di sviluppo e affermazione della governance aziendale, che consentano ai datori di lavoro di agire in modo efficace ed efficiente. Con questa proposta, quindi, evidenziamo l’importanza di incentivare l’occupazione femminile tramite l’aumento delle reti di supporto alle Piccole e medie imprese (Pmi), in maniera tale che entrambi gli attori, datori di lavoro e dipendenti (in particolare le lavoratrici e soprattutto le madri), possano beneficiarne.

Questa analisi si sviluppa a partire dai risultati raggiunti dalla task force per l’uguaglianza di genere “Donne per un nuovo rinascimento” creata dalla Ministra per la Famiglia e per le Pari Opportunità Elena Bonetti, sviluppando ulteriormente le proposte avanzate in materia di occupazione e imprenditorialità femminile. Il contenuto si rivolge in particolar modo alle istituzioni e agli attori politici attivi sul territorio italiano con l’auspicio di incoraggiare il dibattito in materia di welfare interaziendale e conciliazione vita e lavoro a livello nazionale.

Scarica il report completo

A cura di: Massimo MoltoniMartina Russo e Francesca Squillante.

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