La legge elettorale
Il Parlamento Europeo è un organo comunitario dell’Unione Europea, ed è l’unico ad essere direttamente eletto dai cittadini di tutta Europa. Le elezioni si terranno in tutti i Paesi Membri (tranne il Regno Unito, che potrebbe essere escluso al concludersi del processo di Brexit) tra il 23 e il 26 maggio 2019 (in Italia si voterà domenica 26 maggio).
Ogni Paese può stabilire la propria legge elettorale per quanto riguarda le elezioni europee. In Italia vige un sistema proporzionale con liste aperte e soglia di sbarramento al 4%. Le liste sono aperte perché è possibile indicare fino a tre candidati preferiti, purché non siano tutti dello stesso sesso. I voti assegnati a partiti o coalizioni che non raggiungeranno la soglia del 4% verranno distribuiti fra tutti.
L’Italia ha diritto ad eleggere 76 seggi all’interno del Parlamento (3 in più rispetto alle scorse elezioni). Solo la Francia e la Germania eleggono più europarlamentari.
Le circoscrizioni
Durante le elezioni europee, le circoscrizioni elettorali sono molto più larghe di quelle delle elezioni politiche. L’Italia verrà infatti divisa in sole cinque circoscrizioni, rappresentate nella figura sotto:
Le regioni saranno così divise. Circoscrizione I – Nord-Occidentale: Valle d’Aosta, Liguria, Lombardia, Piemonte. Circoscrizione II – Nord-Orientale: Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige, Veneto. Circoscrizione III – Centrale: Lazio, Marche, Toscana, Umbria. Circoscrizione IV – Meridionale: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia. Circoscrizione V – Insulare: Sicilia e Sardegna.
Inoltre, non è prevista una circoscrizione specifica per gli elettori italiani all’estero. Essi voteranno dunque per la circoscrizione alla quale appartiene il proprio comune di iscrizione elettorale.
A che cosa serve il voto?
Gli eletti nelle liste delle elezioni europee dovranno poi iscriversi a uno dei gruppi politici del Parlamento Europeo. Potranno poi entrare in particolari Commissioni dedicate ad alcune delle tematiche di cui si occupa il Parlamento.
Il candidato del primo partito alle elezioni europee, inoltre, verrà sicuramente presentato al Consiglio Europeo per venire nominato alla presidenza della Commissione Europea. Sarà poi il Parlamento stesso ad eleggerlo definitivamente. Il risultato delle elezioni potrà quindi modificare la maggioranza all’interno del Parlamento, che ora è composta dai tre gruppi PPE, S&D ed ALDE.