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Una filiera di batterie a litio per veicoli elettrici. Re-industrializzazione e occupazione per l’Italia

Tempo di lettura stimato: 2 min.

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Sommario

Il presente report si pone un duplice obiettivo: da un lato, mettere in luce alcune delle criticità e delle opportunità portate dalla trasformazione che il settore automotive italiano ed europeo dovrà affrontare nei prossimi decenni, con un focus particolare sulle filiere di produzione delle batterie al litio; dall’altro, poiché fondamentale ai fini della transizione del settore automotive, il report presenta una panoramica dei processi manifatturieri di una filiera di produzione di batterie per VE, con uno sguardo alle relative opportunità di un’economia circolare.

La sezione 1.1 offre un’introduzione allo stato attuale della filiera delle batterie al litio nel mondo. Successivamente, nella sezione 1.2, si passano in rassegna alcune delle tematiche inerenti alla realizzazione di una filiera di produzione di LIBs per VE in Italia. Si affrontano: le sfide della realizzazione di una filiera integrata di batterie sul territorio (1.2.1) e le opportunità occupazionali e di crescita generate dalla filiera di LIBs per VE (1.2.2). La sezione 2.1 offre un quadro dei processi manifatturieri e della tecnologia alla base della creazione di celle per batterie. L’attenzione è posta sulle componenti e la manifattura degli elettrodi (2.1.1) e l’assemblaggio delle celle e la manifattura della batteria (2.1.2). Infine, data l’importanza della seconda vita delle LIBs e del loro riciclo, i principi di una filiera circolare sono presentati in 2.2 con un approfondimento sulle sfide e opportunità del riutilizzo e riciclo di LIBs.

L’analisi condotta evidenzia tre aspetti principali da considerare. Primo, ad oggi il blocco europeo è sostanzialmente assente dalla fase di produzione midstream delle batterie a litio. Secondo, realizzare i progetti di gigafactories annunciati permetterebbe di raggiungere e superare gli obiettivi europei di manifattura LIBs domestica, creando 165.000 posti di lavoro e 120 miliardi di euro di ricavi al livello europeo, nonché 8.600 posti di lavoro e 6,5 miliardi di euro di ricavi in Italia al 2030. Affermarsi nella fase midstream della filiera e ridurre il divario produttivo rispetto alla Cina, Giappone e Corea del Sud rappresenterebbe un’importante opportunità per l’economia italiana ed europea, fungendo da nuovo polmone occupazionale e mitigando gli effetti negativi della decrescita del settore automotive nazionale, con ricadute positive su ampie fasce del tessuto industriale. Terzo, nel contesto di una filiera integrata e resiliente di prodotti semilavorati, il riutilizzo e il riciclo delle batterie assumerà un ruolo progressivamente rilevante. Permetterebbe infatti di ridurre la domanda di importazione di minerali critici a fronte di una domanda in crescita di batterie, ammortizzando la dipendenza dai mercati internazionali.

A cura di: Nicola M. Carnevali, Giulia I. Guerra, Gianluca Mancini e Gabriele Romeo

Con il supporto scientifico di ECCO – Think Tank

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