Venerdì 21 febbraio Calenda ha inaugurato la sede regionale di Azione e ha colto l’occasione per conoscere di persona il vicesindaco della città patavina e candidato presidente della regione Arturo Lorenzoni. Intanto 37 sindaci veneti firmano un appello indirizzato a Renzi e allo stesso Calenda perché aderiscano alla formazione di un centrosinistra unito nella già complicata missione anti Zaia. Il leader di Azione prende tempo: rimane suggestiva l’ipotesi della corsa in solitaria del proprio candidato Alberto Baban.
L’identikit del candidato perfetto per Calenda
Il leader di Azione sembra deciso a non seguire alleanze consolidate e omogenee per le prossime elezioni regionali che si terranno, oltre che in Veneto, anche in diverse altre regioni della penisola. In Puglia, in particolare, Calenda ha fatto sapere che preferisce Fitto, il candidato del centrodestra, a Emiliano, sostenuto dal Partito Democratico.
Individua però due qualità che, in linea di massima, il candidato deve rispettate affinché possa essere sostenuto dal suo partito: in primis non deve essere un nome riconducibile ai 5 Stelle, nemmeno se in coalizione con il centrosinistra, in secundis il candidato deve rappresentare i temi portanti di Azione.
Le impressioni su Lorenzoni
I due si sono incontrati nel primo pomeriggio e Calenda afferma di aver avuto l’impressione di “una persona per bene con un background professionale” essendo Lorenzoni ingegnere nel campo energetico. Tuttavia, riconosce che fra i due esistono elementi di divergenza: non per ultimo il passato “più a sinistra” del vicesindaco di Padova, il quale ha nel movimento Green e nel dialogo con le Sardine i suoi cavalli di battaglia.
Le qualità fondamentali del candidato elencate da Calenda, dunque, sembrano almeno parzialmente rispettate. L’ex ministro però non molla l’ipotesi di presentare alle regionali il suo candidato: Alberto Baban.
Chi è Alberto Baban?
Milanese di 52 anni è presidente e fondatore di Tapì Spa (un gruppo all’avanguardia nella produzione industriale di tappi sintetici in polimeri), attualmente è Presidente di Piccola Industria – Confindustria. Candidato in grado dunque di dialogare maggiormente con le aziende del territorio e più incline allo sviluppo di nuove infrastrutture (tema invece ostico alla politica ecologica e rinnovabile di Lorenzoni).
La scelta
Calenda annuncia che con certezza si saprà la posizione di Azione entro la giornata di oggi, una volta terminata la riunione del gruppo di direzione del partito. Al momento la scelta è impronosticabile perché se da una parte il gradimento speso per Lorenzoni fa trasparire un indiscusso apprezzamento, dall’altra l’ipotesi di proporre il proprio candidato Baban (presente all’inaugurazione) resta una valida alternativa difficile da accantonare.
A far da padrona comunque è la piena consapevolezza del forte consenso che vanta Luca Zaia nella regione. Anche se l’elettorato odierno è più che mai fluido, l’esito elettorale sembrerebbe scontato in favore del rappresentante della Lega: Zaia è dato in saldo vantaggio da tutti i sondaggisti.
Pietro Scagliotti